giovedì 12 marzo 2009

Come comprendere l’inefficacia delle nostre preghiere



Come comprendere l’inefficacia delle nostre preghiere


La strategia finale del diavolo nell’ingannare i credenti è quella di renderli dubbiosi sulla fedeltà di Dio nel rispondere alle preghiere. Satana vorrebbe farci credere che Dio ha chiuso le proprie orecchie alle nostre suppliche, lasciandoci da soli con i nostri problemi e trema quando ci vede pregare con fede.Una grande tragedia si sta abbattendo sulla chiesa di oggi. Solo in pochi, infatti, credono nella potenza e nell’efficacia della preghiera. Quanti oggi ci dicono:”oh, io prego, ma non succede nulla, non c’è nessun cambiamento, per quanto tempo ancora dovrò attendere la risposta?” Questi dubbi, anche se non esternati, sono frequenti pensieri della nostra mente. In particolar modo quando ci poniamo una domanda:”Io prego con forza, ma perché Iddio non mi risponde, mentre a quell’empio gli concede ogni cosa?” Non cadiamo nell’errore di Giobbe (30:20) che disse:” Io grido a te, e tu non mi rispondi; Io mi presento davanti a te, e tu non poni mente a me.” La mente di Giobbe era certamente offuscata dalle difficoltà in cui versava, ma per questo stesso motivo fu ripreso aspramente da Dio. Ebbene che noi cristiani facciamo un attento esame delle ragioni che ostano la risposta di Dio alle nostre richieste. 1. Le nostre preghiere non sono accolte quando non si conformano alla volontà di Dio! Non possiamo andare a Dio per ogni sciocchezza che passa per la nostra testa. Se Dio dovesse dare ascolto a tutte le nostre richieste senza distinzione la Sua Gloria scomparirebbe. Possiamo pregare, in pratica, per ogni cosa, purchè siamo certi che rientri nella Sua volontà. In 1ª Giovanni 5:14 leggiamo “E questa è la confidanza che abbiamo in lui: che se domandiamo alcuna cosa secondo la sua volontà, egli ci esaudisce.” Ma i discepoli non pregarono conformemente alla volontà di Dio quando dissero:” Signore, vuoi che diciamo che scenda fuoco dal cielo, e li consumi, come anche fece Elia?Ma egli, rivoltosi, li sgridò, e disse: Voi non sapete di quale spirito voi siete (Luca 9:54-55). In Ecclesiaste 5:1-3 leggiamo:Guarda il tuo piè, quando tu andrai nella Casa di Dio; ed appressati per ascoltare, anzi che per dar quello che dànno gli stolti, cioè, sacrificio; perciocchè essi, facendo male, non però se ne avveggono. Non esser precipitoso nel tuo parlare, e il tuo cuore non si affretti a proferire alcuna parola nel cospetto di Dio; perciocchè Iddio, è nel cielo, e tu sei in terra; però sieno le tue parole poche; perciocchè dalla moltitudine delle occupazioni procede il sogno, e dalla moltitudine delle parole procede la voce stolta”. A volte sento delle lunghe preghiere con le quali, dei credenti, sembrano voler convincere Iddio a concederci questa o quella cosa perché lo meritiamo e perché Egli è buono! Daniele pregava in modo giusto: egli prima andava alla Parola di Dio e in essa scrutava la volontà di Dio, essendo sicuro che la sua richiesta fosse conforme alla volontà di Dio, correva ad invocarLo: “volsi la mia faccia verso il Signore Iddio, con digiuno, con sacco, e con cenere, per dispormi ad orazione, e supplicazione; e fece orazione, e confessione al Signore Iddio mio, e dissi” ( Dan. 9:3). In realtà noi sappiamo troppo bene quello che vogliamo, ma sappiamo molto poco su quello che Egli vuole. 2. Le nostre preghiere falliscono quando sono fatte per soddisfare lussurie, sogni o illusioni. È inequivocabile quanto Giacomo afferma nella sua epistola 4:3 “Voi domandate, e non ricevete; perciocchè domandate male, per ispender ne' vostri piaceri.” Iddio non ci risponderà fino a che la lussuria o il voler onorare noi stessi, per l’opera che Egli ha fatta, albergano nostro cuore. Ma ricordiamo ciò che dice Davide nel Salmo 66:18? Leggiamolo:” Se io avessi mirato ad alcuna iniquità nel mio cuore, Il Signore non mi avrebbe ascoltato” Se la nostra richiesta è soltanto dettata dalla lussuria, lo può provare il modo con cui accettiamo il ritardo. Le preghiere innalzate per ricevere qualcosa che alimenti i nostri piaceri, richiedono una risposta veloce. Se questa ritarda, cominciamo a piagnucolare, la nostra fede vacilla e finiamo pian piano con l’accusare Dio di essere sordo alle nostre richieste. Infatti in Isaia 58:3 leggiamo:” Poi dicono: Perchè abbiamo digiunato e tu non vi hai avuto riguardo? perchè abbiamo afflitte le anime nostre, e tu non vi hai posta mente? “ E questo rispecchia perfettamente lo stato d’animo di chi non ha avuto risposta. La verità è che un cuore che concupisce non può scorgere la gloria di Dio nei Sui rifiuti o nei Suoi ritardi. Quale maggior gloria ne ebbero Maria e Marta, infatti, Gesù si attardò fino a che Lazzaro non fosse stato seppellito da ben quattro giorni? E che sarebbe successo se Iddio non avesse rifiutata la richiesta di Gesù, quale vero uomo, di salvare la Sua vita, se possibile, dalla morte? Soltanto se nelle nostre richieste non c’è alcun peccato o lussuria e ci rivolgiamo a Lui con cuore e mani pure, possiamo accedere liberamente al Suo Trono ed attingere ai Suoi Tesori.3. Le nostre risposte possono restare prive di risposta se non collaboriamo fattivamente con Dio. Noi ci rivolgiamo a Dio e, poi, ci mettiamo comodamente ad aspettare che egli compia l’opera. Diciamo “Io non son nessuno, ma Egli è Dio ed è onnipotente, perciò non mi resta che attendere!” Dio non ama i pigri, infatti Paolo ci esorta a non essere caritatevoli verso chi non vuole lavorare “Perciocchè ancora, quando eravamo fra voi, vi dinunziavamo questo: che chi non vuol lavorare non mangi” (2ª Tess. 3:10). Alle lacrime dobbiamo aggiungere il sudore. Non possiamo chiedere che un vizio scompaia dalla nostra vita solo perché abbiamo pregato, ma dobbiamo cooperare con la nostra volontà e le nostre forze per resistergli e Iddio ci verrà in aiuto. Giosuè era affranto per la sconfitta d’Israele, aveva trascorsa l’intera notte a gemere, ma Dio gli disse:” Levati: perchè sei tu così prostrato sopra la tua faccia? Israele ha peccato, e anche hanno trasgredito il mio patto, che io avea loro comandato, e anche hanno preso dell'interdetto, e anche hanno rubato, e anche hanno mentito, e anche l'hanno posto fra i loro arnesi. Perciò i figliuoli d'Israele non potranno stare a fronte a' lor nemici, e volteranno le spalle davanti a loro; perchè son divenuti interdetto. Io non sarò più con voi, se non distruggete d'infra voi l'interdetto. Levati, santifica il popolo, e digli: Santificatevi per domani; perciocchè così ha detto il Signore Iddio d'Israele: O Israele, ei v'è fra te dell'interdetto; tu non potrai stare a fronte a' tuoi nemici, finchè non abbiate tolto l'interdetto del mezzo di voi.” (Giosuè 7:10-13). Non possiamo dare libero sfogo alle nostre concupiscenze e, poi, correre nella cameretta segreta a piangere per ricevere qualcosa da Dio. Anche solo col pensiero possiamo peccare, crediamo che nessuno l’abbia visto, ma ricordiamo che in Daniele 2:47 è scritto che Dio è “rivelatore de' segreti”. Egli mette alla luce i nostri segreti più intimi, come leggiamo nel Salmo 90:8 :” Tu metti davanti a te le nostre iniquità, E i nostri peccati occulti alla luce della tua faccia”. Non possiamo abbeverarci ad una fonte peccaminosa e poi cercare di bere alla fonte di Dio. Non incolpare Dio di non ascoltare le tue preghiere, se, alla fine, sei proprio tu ad essere sordo alle chiamate di Dio.4. Le nostre preghiere possono essere vanificate dal rancore che conserviamo nel nostro cuore verso qualcuno. Poiché Cristo non si occupa di chi ha un cuore pieno di odio come ci dice Pietro ” Deposta adunque ogni malizia, ed ogni frode, e le ipocrisie, ed invidie, ed ogni maldicenza; come fanciulli pur ora nati, appetite il latte puro della parola, acciocchè per esso cresciate.”(1ª Pietro 2:1-2). Cristo non vuole neppure uomini litigiosi, che si adirano facilmente, leggi 1ª Timoteo 2:8 “Io voglio adunque che gli uomini facciano orazione in ogni luogo, alzando le mani pure, senza ira e disputazione”. Se non riusciamo a perdonare, Dio, per certo, non ci perdonerà. Infatti Gesù ci ha insegnato a pregare dicendo” E rimettici i nostri debiti, come noi ancora li rimettiamo a' nostri debitori” (Matteo 6:12). I rancori e le liti tra fratelli e sorelle cristiani sono, davanti a Dio, più gravi di tutti i peccati commessi dagli empi. Liti, gelosie, ambizioni, severità, amarezze e spirito di vendetta tutto viene giustificato nel nome di Dio. Ci dovremmo, poi, meravigliare se Dio chiude la porta delle Sue benedizioni? Buttiamo dalla nave quel certo Giona e la tempesta si calmerà.5. Le nostre preghiere non vengono ascoltate, perché non siamo disposti ad aspettarci molto da esse. Colui il quale si aspetta poco dalla preghiera, non ha sufficiente potenza ed autorità nella preghiera, quando mettiamo in dubbio la potenza della preghiera, la perdiamo; il diavolo cerca di derubarci della speranza facendo apparire che la preghiera non è veramente efficace. Satana è furbo e cerca di ingannarci con delle bugie. Incredibili dubbi e paure ci privano della gioia di realizzare la piena confidanza in Dio. La preghiera è l’unica e potente arma che abbiamo contro le oscure tenebre con le quali il nemico cerca di offuscare la gloria di Dio nei nostri cuori. Quest’arma dobbiamo usarla con piena fiducia, altrimenti non avremo possibilità di difesa contro le bugie di Satana. La nostra mancanza di pazienza è la prova che non ci aspettiamo un gran risultato dalla preghiera. Anzi resteremmo, perfino, scossi se Dio ci rispondesse. Crediamo che Dio non ci ascolta perché non vediamo nessuna risposta certa. Ma possiamo essere sicuri che più c’è ritardo nella risposta ad una preghiera, più essa quando arriverà sarà perfetta; più è lungo il silenzio, più clamorosa sarà la risposta. Abramo voleva un figlio, ma quanti anni dovette aspettare? Il popolo di Dio era schiavo in Egitto, ma quanti anni dovette aspettare prima di essere liberato? Ogni preghiera fatta con fede viene ascoltata da Dio, ma Egli ha i Suoi modi ed i Suoi tempi per darci una risposta. Nel frattempo Dio si aspetta che gioiamo nella nuda promessa, festeggiando con speranza mentre ne attendiamo il compimento. Inoltre Egli avvolge i Suoi dinieghi con una dolce coperta d’amore, affinché non cadiamo nella disperazione.6. Le nostre preghiere non possono essere esaudite quando siamo noi stessi a voler stabilire in che modo Dio ci deve rispondere. La sola persona alla quale poniamo delle condizioni, è proprio quella a cui non crediamo; coloro nei quali abbiamo fiducia, li lasciamo liberi di agire come meglio credono. Il tutto allora si riassume in una mancanza di fiducia. L’anima che ha fede, scarica il suo cuore in preghiera al Signore, abbandonandosi alla fedeltà, bontà e saggezza di Dio. Mi piace ricordare come Maria, madre di Gesù uomo, alle nozze di Cana si limitò a dire:” Non hanno più vino” (Giovanni 2:3). Non gli suggerì su come fare o quando farlo. Davide pregò per la sua famiglia ed affidò tutto ad un patto con Dio (2ª Samuele 23:5): “Benchè la mia casa non sarà così appo Iddio; Perciocchè egli ha fatto meco un patto eterno”. Coloro che vogliono imporre il come e il quando operare, limitano enormemente l’opera di Dio. Egli desidera che noi semplicemente rimettiamo le nostre richieste nelle Sue potenti braccia, riponendo tutta la nostra attenzione su Lui, andando avanti con pace e serenità attendendo il Suo soccorso. Che tragedia avere un Dio cosi grande avendo così poca fede in Lui. Non dobbiamo dubitare ed avere piena fiducia in Lui. Quando Anna pregò per fede si alzo dalle sue ginocchia e mangiò ed il suo volto non era più corrucciato, ma gioioso. Quando il nemico ti sussurra all’orecchio che, poiché la risposta tarda a venire, Iddio non ha recepita la tua richiesta di aiuto, ricordati dei benefici che Egli ti ha elargito. Leggiamo nel Salmo 77:10-11 :” Io ho adunque detto: Se io son fiacco, Egli è perchè la destra dell'Altissimo è mutata. Io mi rammemoro le opere del Signore; Perciocchè io mi riduco a memoria le tue maraviglie antiche” Dio vuole che abbiamo fede nel Suo amore; esso è il principio che Egli costantemente attua e dal quale non devia mai. Quando disapprova con la Sua espressione, rimprovera con le Sue labbra oppure colpisce con la Sua mano, persino in tutto questo il Suo cuore brucia d’amore e tutti i suoi pensieri verso noi sono di pace e bontà. Quando cominciamo a mettere in dubbio la Sua fedeltà, cominciamo a vivere per noi stessi con la nostra intelligenza ed attenzione per noi stessi. Come i figli sviati d’Israele stiamo dicendo: “…Facci un dio … poiché quel Mosè… non sappiamo che fine abbia fatto.” (Esodo 32:1). Quando lo sconforto ti colpisce ti è permesso lamentarti, ma mai borbottare. Non si può conservare nel cuore l’amore verso Dio e contemporaneamente borbottarGli contro. La Parola di Dio questo lo definisce come “contendere con Dio”. Lo Spirito Santo interviene con sospiri ineffabili ad aiutarci nelle nostre preghiere, ma i borbottii sono come un veleno, che distrugge quanto in essa c’è di buono. Non dimentichiamo che furono proprio dei borbottii a portare fuori dalla Terra Promessa un intero popolo. Le parole del Signore son parole pure, Argento affinato nel fornello di terra, Purgato per sette volte. Così dice il Salmo 12:6. Può mai, un Dio così perfetto e puro, mentirci? Egli è di una fedeltà assoluta! Quanto più comprendiamo e crediamo questo, tanto più avremo pace e tranquillità nei nostri cuori. Infatti Isaia 30:15 dice:” Voi sarete salvati per quiete, e riposo; la vostra forza sarà in quiete, ed in confidanza”. Dobbiamo avere fiducia in Dio e se le risposte non arrivano subito, significa che non è giunto il momento che Dio ha deciso di risponderci. Anticamente i credenti dopo aver pregato ringraziavano Dio per averli esauditi, anche se la risposta non era ancora giunta. Ricordo una testimonianza: ad un raduno annuale una sorella affetta da gozzo si alzò e testimonio ringraziando Iddio di averla guarita dal gozzo. L’anno successivo si alzò di nuovo e testimonio che Iddio l’aveva liberata dal gozzo, ma questo era ancora lì e più grosso dell’anno precedente. Un fratello la richiamò, dicendole:” Sorella ma ti sei guardata allo specchio? Non vedi quanto è grosso questo gozzo, perché continui a dire che Iddio te ne ha liberata?” Questa sorella, ritornata nella sua camera, pregò dicendo:” Signore, Dio mio, noi due sappiamo che mi hai liberata dal gozzo, non vuoi mostrarlo, ora, anche agli altri?” la sera al culto la sorella non aveva più il gozzo. Gloria a Dio! Alleluia! Riusciremo mai a realizzare questo nella nostra vita, o continueremo ad innalzare lunghe preghiere cercando di convincere Dio ad operare in nostro favore, perché lo riteniamo giusto, ma in fondo al nostro cuore sappiamo già che la preghiera sarà sterile e priva di risultati? Dobbiamo essere come piccoli fanciulli, i quali credono ogni cosa. Un contadino disse al figlioletto:”dobbiamo pregare perché Iddio mandi la pioggia, altrimenti il raccolto brucerà” Dopo la preghiera dovevano andare nei campi, il contadino si stava avviando, quando il fanciullo disse”Ma non portiamo l’ombrello?” il contadino rispose “Sei pazzo? C’è un sole che spezza le pietre, a che ci serve l’ombrello?” Ed il fanciullo”Papà non abbiamo pregato perché piovesse?” Il contadino dovette riconoscere che il fanciullo aveva ragione, ed, infatti, piovve!Vorrei concludere dicendo che restiamo sconfitti, quando non siamo disposti a piegare le ginocchia ed il cuore, soprattutto, nella nostra cameretta segreta. Ricordiamoci che sarà triste l’esistenza di chi cova rancori verso Dio, perché Egli tarda a rispondere. Non siamo stati efficaci e ferventi, non ci siamo appartati con Lui, non abbiamo lasciato i nostri peccati. Li abbiamo lasciati fare nella nostra concupiscenza; siamo stati materialisti, pigri, increduli, dubbiosi, ed ora ci chiediamo perché le nostre preghiere non vengono risposte. Quando tornerà Cristo sulla terra troverà in essa fede? Ritiriamoci nella cameretta segreta e appartiamoci con Cristo e la Sua Parola! Ricordiamoci che i segni degli ultimi tempi si fanno sempre più frequenti, non vogliamo, pertanto, vegliare e pregare?

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